Francesco Petrarca Arezzo, 1304. E' uno dei tre grandi scrittori italiani del Trecento, insieme a Dante e Boccaccio, ai quali la formazione della lingua italiana deve molto. Solennemente incoronato poeta a Roma nel 1341. Soggiornò a Padova e Venezia durante la peste. Si ritirò poi a vivere ad Arquà sui colli Euganei. Morì nel 1374. Opera dello scultore padovano Pietro Danieletti, fatta erigere a cura e spese del Granduca di Toscana, nel 1780. |
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Galileo Galilei Pisa, 1564. Scienziato e letterato, professore all' Università di Pisa e Padova. (1592-1610), periodo che egli ricorda come il più bello della sua vita. Conosciuto in tutto il mondo per le ricerche scientifiche che lo portarono ad essere inviso alla chiesa subendo processi per eresia, relegato in isolamento, morì cieco ad Arceteri (FI) nel 1642. La statua, opera dello scultore Danieletti, venne eretta per volontà del Granduca Leopoldo di Toscana, nel 1780. |
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Alessandro Orsato Nacque nel 1683. Seguita la carriera militare, fu colonnello delle milizie della Repubblica Vebeta e fornì a proprie spese alla Serenissima un reggimento che, per gratitudine del Senato, prese il nome di "reggimento padovano". Morì nel 1729. La statua è opera dello scultore Francesco Andreosi, e venne eretta a cura del conte Giovanni Benedetto Giovanelli nel 1780. |
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Altenerio Degli Azzoni Nato a Treviso nella seconda metà del secolo XIII. Fu podestà a Belluno e poi a Padova nel 1320 e nel 1324. Valoroso uomo politico, regolatore degli Statuti, Anziano del Consiglio, abile oratore e diplomatoco in Boemia e Carinzia. Si racconta che sia stato ucciso nel 1327 da Guglielmo Camposampiero. Opera dello scultore Danieletti, eretta per volontà dei posteri nel 1777. |
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Sicco Polentone Levico, 1376. Fu umanista, notaio, giureconsulto e Cancelliere del Comune di Padova. Raccolse le copie autentiche dei documenti distrutti in un incendio nell' archivio della città. Opera dello scultore Danieletti, venne fatta erigere per delibera del Collegio dei notai padovani nel 1778. |
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Antonio Zacco Nato a Padova nel 1654. Intrapresa la carriera militare, venne nominato generale della Repubblica Veneta. Combattè contro i Turchi, di cui fu prigioniero per 5 anni. Tornato a Venezia, venne eletto "protettore d' armi" dell' Accademia Delia. Morì a Padova nel 1723. Opera dello scultore Giovanni Battista Bendazzoli, venne fatta erigere a cura degli accademici Delii nel 1776. |
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Cesare Piovene Vicenza, 1533. Inviato bambino alla corte di Carlo Emanuele Filiberto, divenne luogotenente del conte Valmarin e condottiero delle armate veneziane. A Cipro durante una battaglia si fece massacrare dai nemici (1570). Opera dello scultore Giovanni Battista Bendazoli, eretta per volontà di Antonio e Lelio Piovene nel 1787. |
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Maffeo Memmo Veneziano di nobili origini, fu chiamato dai Carraresi per assumere la podesteria di Padova. Pretore di Padova tra il 1393 e il 1394. Opera commissionata allo scultore Francesco Rizzi dalla Comunità cittadina, nel 1776. |
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Andrea Navagero Venezia, 1483. Umanista e storiografo italiano, fu ambasciatore a Madrid e in Francia. Le sue opere di erudizione furono le prime pubblicate a Padova nel 1718. Morì a Blois nel 1529. Opera dello scultore Luigi Verona, venne eretta a cura di Nicolò Erizzo, procuratore di S. Marco, nel 1799. |
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Andrea Memmo Venezia, 1729. 'Provveditore' della città di Padova. Formulò un progetto per il risanamento e la trasformazione di Prato della Valle in parco polifunzionale, luogo d' incontro e centro di attività. A lui si deve l' assetto attuale della cosiddetta "Isola Memmia". Morì nel 1793. Opera dello scultore Felice Chiereghin, eretta da Angelo Diedo e dai "Presidenti" del Prato della Valle nel 1794. |
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